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VITERBO - Con una conferenza stampa l’associazione Cavalieri del Soccorso a Viterbo ha presentato la sua ultima creatura, ovvero un progetto che, trovando i giusti sponsor ed i fondi economici adeguati, potrebbe essere realizzato in tempi brevi 
Il progetto prevede la realizzazione di una struttura che permetta di  ospitare gratuitamente i familiari dei pazienti ricoverati all’ospedale di Belcolle, familiari che non vivendo nel capoluogo sarebbero costretti fare avanti e indietro tutti i giorni.
Questa struttura è un sogno che l’associazione Cavalieri del Soccorso persegue da anni e che potrebbe essere realizzato ora che il Comune di Viterbo ha concesso un terreno, in prossimità della strada che collega Viterbo  a Belcolle.
Ma, purtroppo, non ci sono ancora i finanziamenti che permetterebbero la realizzazione di un’opera che farebbe felici molte famiglie della provincia di Viterbo.
Ma da quanto opera sul territorio l’associazione Cavalieri del Soccorso e cosa ha fatto in questi anni ?
L’Associazione Cavalieri del Soccorso è diventata operativa nel 2011, negli anni successivi ha iniziato ad esser presente anche nel territorio Viterbese. La  sede operativa  si trova presso il Centro Geriatrico Giovanni XXIII. Iniziando con una sola ambulanza oggi ha un parco di 4 mezzi di soccorso, tre ambulanza ed un’auto trasporto sanitario.
Nel corso degli anni gli interventi si sono rivolti, in modo particolare, verso le persone bisognose che necessitavano di essere trasportate dalla propria abitazione alle strutture specialistiche per una visita o un esame, oppure dalla struttura sanitaria a casa e viceversa. Molti trasporti sono effettuati fuori provincia e in città come Milano, Pescara, Torino, Firenze, Arezzo, Perugia, Terni, Roma, Latina, Frosinone, Napoli, Caserta.
I servizi che vengono svolti dall’ associazione Cavalieri del Soccorso prevedono anche la presenza al Centro Commerciale dell’Ipercoop. I Volontari, in gran parte giovani, prestano servizio di prevenzione nell’intera area del supermercato. Diversi sono stati gli interventi effettuati all’interno dei locale, dai piccoli infortuni a quelli più complicati  e di assoluta emergenza. Il personale abilitato all’uso del defibrillatore è diventato una garanzia di sicurezza sia per la proprietà che per i clienti ed il personale.
L’associazione, nel corso dell’ultimo terremoto che ha colpito Amatrice, coordinata dal dott. Gabellini e dal Dott. Sonnino, oltre a gestire un PMA  si è dedicata all’assistenza presso le tende ove erano riposte le salme delle persone estratte dalle macerie.
L’associazione si avvale dell’esperienza di molti medici tra questi : il Dott. Riccardo Sonnino, Vice Presidente dell’Associazione Cavalieri del Soccorso città di Viterbo, dirigente Asl in pensione e direttore della centrale Operativa 118 ROMA , che per l’esperienza maturata nel settore, si dedica alla formazione dei Volontari e all’organizzazione operativa dell’emergenza dei  mezzi di soccorso; il Dott. Enrico Gabellini   ( Medico responsabile dei Cavalieri del Soccorso città di Viterbo) che ha seguito molte iniziative  che si sono svolte nell’ambito della città ed in provincia, tra queste la gestione del servizio di soccorso in occasione del Christmas Village a Viterbo che ha visto impegnati, per quarantacinque giorni, anche al freddo e al gelo,i mezzi di soccorso con idoneo personale a bordo. Infermieri e medici sono stati presenti con tre ambulanze ed un’auto sanitaria di sostegno; la Dott.ssa Dalila Corsini (Psicologa dell’Associazione) che oltre a sostenere le lezioni di approccio del volontario con i trasportati in ambulanza, appronterà un corso più specialistico comportamentale in occasione di prestazioni di servizio per emergenza, sarà un percorso delicato che vedrà gli operatori valutati attraverso test attitudinali, logistici e comportamentali . La Dott.ssa Corsini curerà tra l’altro l’ambientamento dei volontari al Pronto soccorso di Belcolle dove l’associazione presta servizio. Prima di potersi dedicare all’emergenza tutti i volontari che vorranno esser parte integrante nel servizio 118 dovranno svolgere servizio mattino-pomeriggio-sera all’interno del Pronto Soccorso.
Negli ultimi tempi l’associazione Cavalieri del Soccorso ha presentato in Albania un progetto che prevede la mappatura  totale dei defibrillatori  vecchi e nuovi presenti sul territorio. Saranno censiti tutti coloro che hanno avuto l’autorizzazione all’uso del DAE vecchi e nuovi. Il tutto sarà raggiungibile tramite APP direttamente dal cellulare. Una centrale operativa aggiornerà sistematicamente i nuovi abilitati ivi compreso i nuovi DAE  con il luogo più vicino ove essi possono essere raggiungibili.
In questo contesto I cavalieri del Soccorso città di Viterbo hanno presentato un ulteriore progetto a completamento degli interventi quale quello di un DAE che possa intervenire  in posti impervi e difficili da raggiungere tramite l’uso di un drone. Il vantaggio enorme per  il salvataggio di una vita  umana è il cielo che non presenta curve, ostacoli ecc. In una zona impervia il mezzo meccanico qualunque esso sia impiegherebbe un tempo di intervento enormemente superiore tale da rendere inutile qualsivoglia tipologia di intervento. L’ambasciata Italiana a Tirana si è dimostrata entusiasta per l’idea permettendo anche  un incontro con il Ministero della salute. Il progetto, ha ottenuto un plauso di intendimento e realizzazione  dalla struttura diplomatica Italiana a Tirana.
L’associazione è molto vicina ai giovani e lo dimostra anche svolgendo corsi di primo soccorso nelle scuole, Liceo Ruffini, Ragioneria P. Savi. Infine per stare al passo con i tempi parteciperà anche al Bando di Emergenza Ares 118 nella postazione H 12 di Tuscania.
Tornando alla conferenza stampa e al suo motivo principale dobbiamo ricordare che erano presenti Enrico Corsini, presidente dell’Associazione Cavalieri del Soccorso, Enrico Gabellini, medico responsabile dei Cavalieri, Dalila Corsini, psicologa dell’associazione, Riccardo Sonnino, ex direttore generale Ares 118 di Roma, e Giorgio Nicolanti, primario di ginecologia di Belcolle.
Enrico Corsini ha presentato il progetto evidenziando la buona volontà del Comune di Viterbo nel concedere all’Associazione un terreno, nei pressi della strada Grotticella, proprio  in prossimità della strada che collega Viterbo a Belcolle, per permettere, come già detto, la realizzazione di una casa di accoglienza su due piani nella quale le persone, provenienti da fuori il Comune di Viterbo, potranno alloggiare in attesa che il giorno successivo operino il loro famigliare.  La location prevede la realizzazione di due piani il primo ambulatoriale ed il secondo con uffici e stanze di accoglienza ( cinque ambulatori, sette stanze). Per poter realizzare l’opera, ha affermato Enrico Corsini, servono almeno un milione e mezzo di euro, ed è per questo che viene fatto un appello ad enti, istituzioni, banche del territorio, fondazioni affinché possa esser raggiunto questo ambizioso obiettivo e possa esser realizzato questo sogno.
Il Prof. Giorgio  Nicolanti, Primario di  Ostetricia- ginecologia all’ospedale Belcolle, con il suo intervento ha dichiarato come il  terreno sia ubicato in posizione strategica considerato la vicinanza con il Centro ospedaliero di Belcolle . Secondo Nicolanti il progetto, che ha presentato l’Associazione con il suo piano terra ove sono presenti gli ambulatori ed il primo piano con le sue stanze di accoglienza,  consentirebbe in maniera magnifica, di realizzare anche una casa del parto naturale. Le future madri e papà potrebbero trovare, nell’ultimo percorso di maternità, quel calore, quella vicinanza e quel rapporto madre figlio che nessuna struttura pubblica ospedaliera riuscirà mai a fornire. Con la creazione di mini alloggi la famiglia completa dal pre parto al parto naturale, troverebbe quel calore che solo l’amore del papà e della mamma nella loro intimità possono fornire al piccolo nascituro.  Il piccolo ricorderà sempre per tutta la vita la tranquillità della mamma, le coccole che lei gli trasmetterà. In questo percorso la famiglia arriva al parto senza traumi o criticità, ritrova e crea il suo ambiente condividendolo anche con il proprio figlio in grembo.
Ora non rimane che attendere le giuste risposte da parte degli enti e delle amministrazioni affinché venga dato lo stesso aiuto e la stessa mano che l’associazione Cavalieri del Soccorso da anni riesce a dare a Viterbo e ai viterbesi, senza nulla pretendere, nello spirito del volontariato e della solidarietà che la contraddistingue, sperando che questo progetto non rimanga fermo in attesa che qualcuno a Viterbo si svegli e tenda una mano.
 
 tratto da qui